“Nessuno si salva da solo” è questo il cuore dell’incontro di preghiera svoltosi lo scorso Martedì 20 ottobre presso la Basilica di S. Maria in Aracoeli alla presenza del Santo Padre papa Francesco, di Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo e del Presidente del Consiglio della Chiesa Evangelica di Germania, il Vescovo Heinrich.
Dopo aver ascoltato il Vangelo (Mc 15,30) il Santo Padre ha preso la parola, richiamando alla mente la tentazione che spesso attanaglia l’uomo: «La tentazione di pensare solo a salvaguardare sé stessi o il proprio gruppo, di avere in testa soltanto i propri problemi e i propri interessi, mentre tutto il resto non conta». Il Pontefice ha ricordato che spesso si corre il rischio di cercare un Dio su misura, chinato a soddisfare il nostro egoismo, cedendo così ad un culto dell’io che «cresce e si alimenta con l’indifferenza verso l’altro», inconsapevoli che proprio tale indifferenza tiene l’uomo distante dal vero volto di Dio. «Il “vangelo” del salva te stesso non è il Vangelo della salvezza. È il vangelo apocrifo più falso, che mette le croci addosso agli altri. Il Vangelo vero, invece, si carica delle croci degli altri». Concludendo il Santo Padre la elevato l’accorato invito a volgere lo sguardo al Crocifisso, decentrandolo dall’io egoista e chiedendo la grazia di essere «più uniti, più fraterni».
In un secondo momento, presso Piazza del Campidoglio, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, il Papa ha rivolto al mondo un appello di pace richiamando tutta l’umanità a deporre le armi dell’odio e ad impugnare gli strumenti del dialogo e del perdono per divenire «artigiani della pace».
Emanuele Preite, I anno