Noi che ascoltiamo ogni giorno la sua Parola e riceviamo l’Eucaristia, dobbiamo riconoscere che in quella Parola e in quella Eucarestia Egli abita in noi. Questo ci fa capire che non è un Dio lontano da noi, anzi Egli viene per primo ad abitare con noi: si fa vicino, ci ascolta quando lo invochiamo, come viene letto nel Salmo 39: “ha dato ascolto al mio grido”, perché è con noi. Infatti l’Eucaristia è il sacramento perfetto della sua presenza in mezzo a noi cioè nel nostro cuore.
Lui è il Dio che viene a toglierci dalla condizione del peccato venendo ad abitare nel nostro cuore: qui lui fa la sua dimora, dove abita e regna il suo Spirito, come san Paolo dice nella seconda lettura.
I discepoli di Giovanni dopo aver ascoltato la sua testimonianza, subito seguirono Gesù, volendo abitare con Lui, chiedendogli: “Rabbì dove dimori?”. A questa domanda possiamo rispondere con ciò che Paolo ha scritto alla comunità di Corinto: il nostro corpo è tempio dello Spirito. Quindi Dio abita nel nostro cuore, se siamo in grado di testimoniare la fede che ci viene trasmessa ascoltando la sua Parola. Perché chi rimane in Dio, come il piccolo Samuele, Dio è in Lui. Anche se a volte ci sembra difficile sentire e capire da soli che Dio parla o passa nella nostra vita.
Ecco che è importante rimanere svegli sempre. È necessario quindi saper ascoltare e sentire ogni giorno il suo passaggio nella nostra vita: desiderare ogni giorno di seguirlo e di vivere con Lui con le nostre preghiere, come dice il Salmo 39: ho sperato, ho sperato nel Signore, ed Egli su di me si è chinato”. Infine dando testimonianza di ciò che dci è stato trasmesso, come ha fatto Eli con Samuele e Giovanni Battista con i suoi discepoli, e i discepoli tra di loro. Ecco lo scopo di un cristiano: fedele a Cristo, essere inserito nel suo Corpo che è la Chiesa, mediante il Battesimo, saper mostrare Cristo che abita in noi, che è l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
Fiandrianana Mathieu, IV anno
Diocesi di Moramanga (Madagascar)
fyandrianina6@gmail.com
1Sam 3,3b-10.19
Sal 39
1Cor 6,13c-15.17-20
Gv 1,29-34
Nella celebrazione del mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio - conclusasi con il Battesimo del Signore – abbiamo imparato che Dio è in mezzo a noi, cioè in noi. Questa è volontà di Dio: abitare con e in noi e noi in Lui. Questo come avviene?
Nella II domenica del Tempo Ordinario, nel Vangelo di Giovanni (Gv 1, 35-42), troviamo Gesù che sta iniziando il suo ministero pubblico, passando dal luogo dove si trovavano Giovanni con i due suoi discepoli. Qui leggiamo che non erano loro a cercare per primi Gesù, ma è Lui che è passato presso di loro. Questo brano, che si trova soltanto nel Vangelo di Giovanni, non ci racconta il Battesimo di Gesù come nei sinottici, ma ci racconta subito la discesa dello Spirito Santo su Gesù, nei versetti precedenti, nei quali troviamo anche la risposta di Giovanni ai sacerdoti e ai Leviti, che gli hanno chiesto: Chi sei tu? E Giovanni ha risposto loro: “Non sono il Messia”.
Questa è la seconda presentazione di Gesù da parte di Giovanni, che dice ai suoi discepoli: “Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo”. Quindi, questa parola di Giovanni, che presenta Gesù ai suoi discepoli, è la sua professione di fede nel Maestro, cioè in Colui che ci salva, non è una semplice presentazione, è la testimonianza della sua fede. Giovanni Battista sta mostrando ai suoi discepoli a chi devono credere per essere salvati. È una trasmissione di fede, cioè la sua testimonianza, grazie a ciò che ha visto e udito mentre Gesù veniva da Lui nel giorno precedente. È già un annuncio della passione-morte di Cristo. Giovanni Battista non sta predicando sé stesso, anche se ha avuto il compito importante di preparare la via del Signore. Il battesimo di purificazione che egli ha predicato non è per chiamare il popolo ad essere suo discepolo, ma è un battesimo di preparazione all’incontro con l’Agnello di Dio. Egli ha riconosciuto in Gesù che l’uomo viene salvato solo grazie alla sua Parola.
Noi che ascoltiamo ogni giorno la sua Parola e riceviamo l’Eucaristia, dobbiamo riconoscere che in quella Parola e in quella Eucarestia Egli abita in noi. Questo ci fa capire che non è un Dio lontano da noi, anzi Egli viene per primo ad abitare con noi: si fa vicino, ci ascolta quando lo invochiamo, come viene letto nel Salmo 39: “ha dato ascolto al mio grido”, perché è con noi. Infatti l’Eucaristia è il sacramento perfetto della sua presenza in mezzo a noi cioè nel nostro cuore.
Lui è il Dio che viene a toglierci dalla condizione del peccato venendo ad abitare nel nostro cuore: qui lui fa la sua dimora, dove abita e regna il suo Spirito, come san Paolo dice nella seconda lettura.
I discepoli di Giovanni dopo aver ascoltato la sua testimonianza, subito seguirono Gesù, volendo abitare con Lui, chiedendogli: “Rabbì dove dimori?”. A questa domanda possiamo rispondere con ciò che Paolo ha scritto alla comunità di Corinto: il nostro corpo è tempio dello Spirito. Quindi Dio abita nel nostro cuore, se siamo in grado di testimoniare la fede che ci viene trasmessa ascoltando la sua Parola. Perché chi rimane in Dio, come il piccolo Samuele, Dio è in Lui. Anche se a volte ci sembra difficile sentire e capire da soli che Dio parla o passa nella nostra vita.
Ecco che è importante rimanere svegli sempre. È necessario quindi saper ascoltare e sentire ogni giorno il suo passaggio nella nostra vita: desiderare ogni giorno di seguirlo e di vivere con Lui con le nostre preghiere, come dice il Salmo 39: ho sperato, ho sperato nel Signore, ed Egli su di me si è chinato”. Infine dando testimonianza di ciò che dci è stato trasmesso, come ha fatto Eli con Samuele e Giovanni Battista con i suoi discepoli, e i discepoli tra di loro. Ecco lo scopo di un cristiano: fedele a Cristo, essere inserito nel suo Corpo che è la Chiesa, mediante il Battesimo, saper mostrare Cristo che abita in noi, che è l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
Fiandrianana Mathieu, IV anno
Diocesi di Moramanga (Madagascar)
fyandrianina6@gmail.com
Post correlati
“Pratàlea”. Oasi di Spiritualità
Leggi più...
Dumenza: preghiera, fraternità e bellezza
Leggi più...
Sorgenti di Luce – L’arte della buona battaglia
Leggi più...