Dopo il quarto anno formativo dedicato all’Eucaristia, in cui abbiamo imparato a scuola di Gesù il senso del dono totale di se per gli altri e il significato di spezzare il pane per gli altri, il seminario propone a noi seminaristi di vivere concretamente questo esempio di vita attraverso il contatto con coloro che soffrono.
Questa estate mi è stato offerta l’opportunità di vivere una bellissima esperienza a Roma, nella casa di accoglienza delle suore di Madre Teresa di Calcutta. Gli ospiti di questa casa sono i più poveri della società : gli ammalati, i senza fissa dimora che vivono per strada, coloro che vivono dipendenze da alcool e droga.
Ho scelto di fare l’esperienza in questo ambiente perché vivendo accanto a queste persone avrei sviluppare in me la sensibilità alle sofferenze degli altri per poter essere sempre pronto a rendere servizio a chiunque ne ha bisogno e vivere, dunque, l’amore del Padre verso i poveri. Questo mi permette di allontanarmi dal male dell’indifferenza che, per Madre Teresa il male più grande del mondo.
Sin dall’inizio dell’esperienza, mi ero preparato ad affrontare qualsiasi tipo di lavoro per poter crescere nella cura dei sofferenti. Consapevole di questa finalità, anche grazie alle suore, mi sono messo in gioco in ogni settore. Ogni mattina dopo la Messa, insieme con le suore ci dedicavamo al servizio della mensa, poi dopo un momento di preghiera con gli ospiti, aiutavamo le suore nelle pulizie. Concretamente lavavamo a mano le lenzuola e i vestiti di chi non era in grado di farlo, allestivamo i letti, cucinavamo e pulivamo i bagni.
È stata un'esperienza edificante, per me e per il futuro del ministero a cui desidero dedicarmi. Nel tempo trascorso a Roma ho riletto in modo diverso l’atteggiamento di Dio Padre verso i poveri, in particolare quegli atteggiamenti che non riuscivo a capire.
Concludendo direi che la nostra vita cristiana consiste da amare e aiutare il prossimo soprattutto il più povero, debole e marginalizzato. Perché quest’ultimi rivelano il volto di Dio.
Pierre Touboudieni, V anno