Cammino sinodale della Chiesa di Foggia-Bovino:
un tempo per riscoprire la bellezza di non sentirsi mai arrivati
L’esperienza sinodale è stata accolta con molto entusiasmo dalla Chiesa di Foggia-Bovino. L’orizzonte di riferimento che ha accompagnato dall’inizio i primi passi del cammino è stato dettato dalle parole dell’Arcivescovo Vincenzo Pelvi durante la Celebrazione Eucaristica inaugurale il 17 ottobre 2021, quando ricordava che «una Chiesa sinodale è innanzitutto questo: uomini e donne, affascinati da Gesù, che non si stancano mai di cercare il suo volto nelle Scritture, nei fratelli e nelle sorelle, nelle pieghe del tempo, che non si credono mai arrivati».
Il primo anno di ascolto ha visto coinvolte le diverse comunità parrocchiali, ma anche alcune realtà specifiche: la vita religiosa femminile per valorizzare quel particolare Spirito profetico proprio delle consacrate, il consiglio ecumenico che raccoglie le diverse chiese cristiane presenti sul territorio, gli operatori sanitari del locale Policlinico, i ragazzi nelle scuole tramite il supporto degli insegnati di religione, ma anche alcuni giovani dell’Università degli Studi di Foggia che hanno scelto di partecipare ai laboratori sinodali.
Questo secondo anno si sta caratterizzando per l’attivazione di alcuni cantieri, sulla scia della proposta elaborata dalla CEI. A livello diocesano, alla luce della consultazione dello scorso anno, si è scelto di lavorare con i giovani sul linguaggio che dovrebbe avere la Chiesa per nel suo annuncio; le parrocchie e i diversi settori della pastorale d’ambiente invece stanno portando avanti il “cantiere dell’ospitalità e della casa” per impegnarsi a plasmare comunità più accoglienti che esprimano maggiormente la loro identità di “famiglia di famiglie”. Invece, il cantiere scelto dalla nostra diocesi è teso a valorizzare gli organismi di partecipazione per inculcare una maggiore corresponsabilità e vivere quel discernimento comunitario che faccia emergere una Chiesa in cui tutti avvertano la responsabilità di diffondere nel mondo la gioia del Vangelo. Infine a Foggia si è messo in campo a livello cittadino un cantiere un po' “originale” denominato “Piccoli passi possibili di legalità” che coinvolge i gruppi laicali, i giovani delle scuole e le realtà parrocchiali di periferia. La nostra Chiesa locale infatti si sta domandando come contribuire maggiormente ai bisogni del territorio e sta provando a compiere alcuni semplici ma essenziali passi per essere lievito di “giustizia e legalità”. Piccoli semi che testimoniano una Chiesa desiderosa di mettersi in cammino, pronta ad accogliere con docilità quello che il Signore le chiede per l’oggi.
don Giovanni Frisenna