La Domenica delle Palme ci introduce nel cuore pulsante della fede cristiana: la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù di Nazareth.
Il Vangelo di oggi ci presenta un momento carico di significato: il Maestro viene accolto con esultanza dalla folla, ma la sua regalità è decisamente diversa da quella che gli ebrei si aspettano. Gesù non entra a Gerusalemme su un cavallo da guerra, come un imperatore romano, ma su un puledro d’asina. È il re della pace, colui che non impone il suo dominio con la forza, ma conquista i cuori con la potenza dell’amore. Questa novità ci parla di speranza: Dio non viene per schiacciarci, ma per camminare con noi, per condividere le trame della nostra storia e spalancare dinanzi a noi una via di salvezza.
Questo bisogno di speranza è presente e necessaria anche oggi; in un mondo ferito da guerre, ingiustizie, povertà e solitudine, il gesto di Gesù ci dice che il vero potere non è nei meccanismi di violenza ma nella capacità di servire e di amare.
La folla acclama con gioia: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore!» ma sappiamo che, pochi giorni dopo, molti di loro grideranno «crocifiggilo!». È la fragilità del cuore umano, spesso incostante e superficiale. Quante volte anche noi siamo entusiasti della fede quando tutto va bene, ma ci allontaniamo quando arriva la prova? La speranza che Gesù ci dona non è un’emozione passeggera, ma una certezza profonda: anche nei momenti bui e di sofferenza Dio non ci abbandona. Quando la nostra vita sembra un Venerdì Santo, quando tutto crolla, ricordiamo che la croce non è la fine, la risurrezione è già in cammino.
Gesù entra a Gerusalemme sapendo che lo attende la croce. Ma non si ferma. Ci insegna che l’autentica speranza non è evitare la sofferenza, ma attraversarla con fede, sapendo che Dio trasforma ogni dolore in vita nuova.
Il mio augurio è che, in questa Settimana Santa, possiamo accogliere Cristo non solo con l’entusiasmo di un momento, ma con un cuore aperto e fedele. Che possiamo riconoscerlo nei volti di chi soffre, nei gesti di chi dona speranza. Che il Signore ci conceda di vivere questi giorni santi con uno sguardo pieno di fede con la certezza che la luce della Pasqua è già all’orizzonte.
Buona Settimana Santa.
Francesco Scolozzi, IV anno.