Il Vangelo che precede immediatamente il brano odierno, l'annuncio della nascita di Gesù ai pastori, introduce un tema centrale per l’evangelista Luca: l’“oggi” della salvezza. Quando l'angelo proclama: "Oggi vi è nato un Salvatore, che è il Cristo Signore", viene inaugurato un nuovo tempo, il tempo di Gesù, la novità di Dio nello scorrere dei giorni e della storia.
Per Luca “oggi” è il tempo della realizzazione delle promesse divine. Gesù stesso lo affermerà più volte: nella sinagoga di Cafarnao, leggendo il rotolo di Isaia dirà: "Oggi si è compiuta questa Scrittura" (Lc 4,21), a casa di Zaccheo, proclamerà "Oggi la salvezza è entrata in questa casa" (Lc 19,9) e persino nel suo ultimo atto di misericordia sulla croce, rivolgendosi al ladrone pentito, Gesù dirà: "Oggi sarai con me in Paradiso" (Lc 23,43). Questo “oggi” non è solo un momento cronologico, ma il tempo decisivo in cui Dio entra nella nostra vita, trasformandola radicalmente.
Nel contesto del brano biblico che proclameremo in questa domenica, il presente dell'agire di Dio si inserisce il viaggio dei pastori verso Betlemme: essi rappresentano coloro che riconoscendo i segni di Dio nella loro storia attuale si lasciano trasformare e stupiti dall'annuncio angelico, si mettono in cammino pieni di meraviglia. Alla fine del loro percorso, trovano un Bambino in una mangiatoia: il segno della semplicità e della vicinanza di Dio. Lo stupore che provano pur essendo solo un inizio, è essenziale per aprirsi alla fede, questo stato d'animo, infatti, è il primo passo per imparare a credere.
Per condurci nel passo successivo del cammino della fede, l' evangelista Luca, nell’evolversi del brano, ci offre anche un ulteriore esempio: Maria. Lei va oltre lo stupore iniziale e illumina la strada verso una fede adulta. La Madre di Gesù è descritta come colei che "custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore". Il verbo greco utilizzato, synballô, significa letteralmente "tenere insieme". Maria non si limita a osservare gli eventi, ma li contempla con lo sguardo della fede, cercando di comprendere il senso profondo di ciò che accade alla luce di Dio.
Questo modo di “tenere insieme” assume un significato profondamente simbolico ed è in contrapposizione alla tendenza umana di frammentare e separare. L’uomo spesso si affida alle proprie certezze, rischiando di perdersi nei dettagli e di non cogliere il quadro d’insieme. Maria, invece, è l’esempio perfetto di chi guarda agli eventi con il cuore aperto, confidando nel disegno amorevole di Dio. Accetta ciò che supera la sua comprensione immediata della realtà, integrando nella sua vita sia le parole di Dio che gli avvenimenti concreti. Questo atteggiamento di fede profonda la rende un modello per ogni credente: attraverso il dialogo tra ciò che accade e ciò che Dio promette, Maria ci insegna a vivere con la certezza che ogni cosa è parte di una Grazia più grande.
Oggi nella solennità di Maria Madre di Dio prendiamola come faro nel nostro incedere nella storia e lasciamoci condurre a Cristo.
Samuele Pio de Vergiliis, V anno