Gaudete!
In questo tempo di attesa e di grazia, la III domenica di Avvento chiamata anche gaudete, è una domenica tutta particolare in cui la liturgia ci chiede di assumere un atteggiamento e una predisposizione del cuore che già da adesso ci aiuta a pregustare e sperimentare la bellezza del Natale e dice ad ognuno di noi di rallegrarci sempre perché il Signore è vicino (Cf. Antifona d’ingresso, Fil 4, 4.5).
Tutta la Parola di Dio converge in questa direzione e ci dona degli atteggiamenti concreti per accogliere il Signore Gesù; “Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore figlia di Gerusalemme! […] Non temere” (Sof 3,14.16); “Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse […] canta ed esulta, tu che abiti in Sion” (Is 12,5.6);
“Siate lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. […] Non angustiatevi per nulla” (Fil 4, 4.6).
Esempio tangibile di questa gioia è la figura del precursore, Giovanni Battista, uomo austero che vive di grande letizia perché tutto ciò che predica e annuncia lo pregusta nel suo cuore e invita anche noi a fare questo: essere uomini della gioia. Per essere tali, bisogna essere annunciatori della buona notizia, perché la grande gioia ricevuta ha bisogno sempre di essere testimoniata perché troppo grande per essere conservata nel segreto del proprio cuore.
Accogliere il Signore significa, dunque, essere uomini coraggiosi che della loro speranza ne fanno una gioia che allieta il cuore e trasforma la vita. La Chiesa sempre vive in questa attesa di letizia perché la Chiesa è gioia che vive della Sua promessa d’amore che alla fine dei tempi Cristo si manifesterà a noi nella gloria. Cosa aspetti? Sii uomo della gioia e lasciati stupire sempre dalla umile e grande gioia che è Cristo Signore.
Raffaele Bucci, IV anno
Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi
rafaelbucci.19@gmail.com