All’inizio del brano del Vangelo di questa domenica la scena si apre con Giovanni che fissa lo sguardo su Gesù. Il centro dell’attenzione è Gesù. Il compito è solo e soltanto quello di testimoniarlo. In questo episodio non si parla affatto di Giovanni, di lui notiamo solamente lo sguardo intenso con cui guarda Gesù mentre passa (il verbo greco dice guardare con intensità e penetrazione). Lo sguardo di Giovanni mostra l’essenza del suo rapporto con Gesù. Il modo con cui lo vediamo dice molto della nostra vita di cristiani. Chi ci osserva percepisce subito a chi volgiamo lo sguardo. Molte volte capita che quest’ultimo è rivolto solo verso noi stessi, rischiando di attuare un annuncio chiuso, sterile, realizzato a nostra misura. Solo fissando profondamente Gesù potremo nutrirci di un amore profondo e fecondo. Alcune volte non servono inutili parole, ma semplicemente uno sguardo capace di dire l’amore che si prova per una persona, proprio come accade nei confronti di un migliore amico.Domandiamoci, oggi a chi sto volgendo il mio sguardo? Come guardo a Gesù? Come guardo chi mi sta vicino?Proviamo in preghiera a rispondere a questi interrogativi invocando il Signore a sostenere la nostra preghiera al fine di essere testimoni contagiosi, pieni di gioia e di amore e per far venire il desiderio ai nostri fratelli di seguirLo. “Venite e vedrete”, ci dice il Signore. Accogliamo e ascoltiamo la sua Parola, egli non ci deluderà!
Dario Apruzzi, IV anno