Una fine, una ripartenza, un viaggio continuo
La fine del lockdown causato dall’emergenza sanitaria è stata per noi un nuovo inizio: dopo più di tre mesi di lezioni e incontri avvenuti sulle piattaforme digitali, domenica 21 giugno abbiamo avuto la possibilità di incontrarci dal vivo presso il seminario di Molfetta, dove, osservando tutte le norme di sicurezza sanitaria, abbiamo percorso l’ultimo tratto di strada del Propedeutico.
Abbiamo dato inizio a questo tempo formativo estivo rendendo grazie al Signore con la celebrazione dell’Eucaristia, che è diventata, insieme alla Liturgia delle Ore, un appuntamento quotidiano nel quale ritrovarci, comunità e famiglia, per trarre forza e sostegno.
Abbiamo concluso i laboratori sul tema del discernimento, approfondendo il significato di un processo ampio e graduale, che si snoda a partire dal cammino particolare di ciascuno, passando attraverso una conoscenza di sé, del proprio mondo affettivo, delle fragilità, dei desideri, dell’immagine di Dio, accompagnati dal nostro padre spirituale in vista della scelta del prossimo passo.
E in questo viaggio alla scoperta di noi stessi un ruolo importante hanno svolto gli incontri guidati dalla dott.ssa Miriam Marinelli, psicologa e psicoterapeuta, che in quest’ultima fase dell’anno si sono concentrati sulla vita affettiva, sulla sessualità e sul ben-essere.
Sulla capacità di immaginazione si è basato il laboratorio coordinato da due formatori, Daria ed Enrico, nel quale abbiamo raccontato l’anno vissuto e soprattutto noi stessi, le nostre identità, a partire dai nostri nomi – e questo ci ha aiutato a conoscerci sempre meglio, scoprendo aspetti di noi che, con emozione e commozione, abbiamo condiviso e accolto – attraverso un linguaggio originale e creativo quale è quello del teatro e della narrazione.
All’arte della parola umana si affianca il rapporto con la Parola di Dio che è stato vissuto per tutto l’anno con la lectio divina quotidiana e, in modo speciale, in quest’ultimo periodo con gli esercizi spirituali. Abbiamo riscoperto la figura del profeta Elia ci ha accompagnati nella conoscenza di un Dio che, con leggerezza e mitezza, si prende cura di noi, e alla cui presenza siamo invitati a stare con tutto noi stessi, nella povertà e nella semplicità, accettando di uscire dai nostri schemi preconfezionati e riconoscendolo specialmente nella novità, anche dove non ce lo aspetteremmo.
In quest’ottica abbiamo riletto i mesi più marcati dalla pandemia, cercando di guardare ciò che ha trasformato questa crisi in opportunità e di ringraziando il Signore per tutti i beni che pure in questa difficile situazione non ci ha fatto mancare. E lo abbiamo fatto attraverso momenti di confronto e condivisione che hanno caratterizzato sia gli incontri di gruppo sia i colloqui personali con i formatori, momenti che, pur nella freddezza delle distanze e delle mascherine, sono stati segnati da un intenso calore fraterno, che ci ha permesso di vivere al meglio questo tempo.
E siamo giunti così alla fine del Propedeutico, un anno di per sé speciale, ma che nel 2020 è stato davvero stra-ordinario e sicuramente unico! Ma veramente è finito? L’esperienza che abbiamo vissuto ci dice di no: pur essendo quest’anno concluso, il suo stile continuerà ad accompagnarci nella nostra crescita…ad una condizione: se lo vogliamo!
Pietro De Tommaso e Francesco Carbonara
Arcidiocesi di Bari – Bitonto