Testi della Liturgia della Parola
Is 7,10-14
Sal 23
Rom 1,1-7
Mt 1,18-24
La fede di Giuseppe ci guida nell’ultimo tratto di Avvento prima della celebrazione del Natale del Signore.
Giuseppe è un uomo giusto, animato da una fede retta, capace di coniugare l’accoglienza della volontà di Dio ed una squisita delicatezza umana. Egli è l’uomo del silenzio che mai proferisce parola nei vangeli ed è l’uomo dei sogni, poiché nel sogno Dio sempre comunica con lui. Nella meditazione della Parola e nella profonda ricerca interiore, Giuseppe ci indica la strada della fede che sa volare alto con Dio, che impara a sognare non per evadere dal tempo e dalla storia, ma per rimanere saldamente ancorati con i piedi per terra, vivendo
in prima persona le responsabilità che ci sono affidate e incarnando il Vangelo nelle trame feriali della nostra vita.
Questa fede va di pari passo con l’amore casto che chiede un cuore simile a quello di san Giuseppe, perché ognuno di noi, in qualunque vocazione e stato di vita, possa amare nella libertà, senza alcuna pretesa di assoggettamento sull’esistenza altrui, nello stupore che si apre alle meraviglie dell’amore di Dio.
L’annuncio dato a Giuseppe rivela la duplice origine di Gesù, il suo essere il “Dio che salva” e l’Emmanuele, il “Dio con noi”. Egli, «divenendo uomo, dilata la piccolezza e la debolezza dell’essere umano a misura della vastità degli spazi di Dio» (Andrè Louf). Il Natale ci annuncia questo tenero e paradossale mistero nel quale anche ognuno di noi può riconoscersi figlio amato dal Padre.
Questo farsi accanto di Dio sia il filo conduttore prezioso della nostra contemplazione nei giorni del Natale, così come evocato dalle suggestive parole del monaco medievale Aelredo di Rievaulx.
«Sì, Dio è con noi. Finora, egli era “Dio al di sopra di noi”, “Dio di fronte a noi”, ma oggi egli è “Emmanuele“. Oggi è Dio con noi nella nostra natura, con noi nella sua grazia; con noi nella nostra debolezza, con noi nella sua bontà; con noi nella nostra miseria, con noi nella sua misericordia; con noi per amore, con noi per legami di parentela, con noi per tenerezza, con noi per compassione».