Francesco Neri, un Vescovo Padre.
Lo scorso 19 aprile il Santo Padre Francesco ha nominato Arcivescovo di Otranto Sua Eccellenza Mons. Francesco Neri dell'Odine dei Frati Minori Cappuccini, succedendo all’Arcivescovo Donato Negro che, raggiungendo l'età di 75 anni, ha chiesto di rinunciare la guida della Diocesi. Un momento che la Chiesa Idruntina attendeva e che con gioia accoglie. Sono questi i sentimenti che si avvertono nell’aria diocesana. Sentimenti di gratitudine e gioia misti ad attese e speranze.
Il Padre Cappuccino succede ad un vescovo che ha guidato l’arcidiocesi per 23 anni. Erano, infatti gli anni duemila, l’anno del Giubileo, quando San Giovanni Paolo II nominò Arcivescovo di Otranto Mons. Negro.
Come si sta preparando la diocesi a questo cambiamento? Come in ogni ministero episcopale, nel servizio emergono anche scelte legate al carattere di chi esercita che è più corretto chiamare carisma. Donato Negro in questi 23 anni ha guidato la diocesi mettendo al Centro Cristo Gesù e sottolineando il nobile aspetto dell’ascolto e della carità. Ha saputo, poi, leggere i segni dei tempi cercando la dinamicità nelle situazioni che si presentavano dinanzi piuttosto che la staticità.
Padre Francesco Neri, il giorno della sua nomina rivolgendo un saluto alla diocesi decise di raccontare i momenti in cui le è stato chiesto di accogliere questo ministero nella Chiesa. Scrive cosi:
《Quando il nunzio apostolico, Mons. Emil Paul Tscherrig, mi ha comunicato la responsabilità affidatami da Papa Francesco, ho fatto l’esperienza di essere nuovamente guardato dall’amore del Signore, e chiamato a rispondere ancora più a fondo col dono totale di me. Mi sono consigliato con il mio padre spirituale, e questi, come già in altre circostanze precedenti in cui avevo fatto ricorso al suo discernimento, mi ha ricordato la regola perenne concernente gli uffici nella Chiesa: ‘Non cercare nulla, non rifiutare nulla’》.
Sembra essere questo l’atteggiamento per vivere il suo ministero: non desiderare più di quanto già si ha, piuttosto, potenziare e sfruttare i doni che il Signore ha posto in ognuno.
Torna un Padre religioso e in particolare cappuccino come guida dopo ben settanta anni. Una novità per il presbiterio odierno e ciò porterà a sperimentare forze giovani ed idee fresche unite ad un semplice stile francescano.
A questo clima di attesa si aggiunge anche la bellezza della Chiesa che si mostra unita e una. In questo tempo di cambiamenti la diocesi ha donato un suo figlio, Mons. Mengoli, alla chiesa di San Severo ed ha ricevuto un Padre, come semplicemente, Mons. Neri, vuole essere chiamato.
De Salvatore Antonio, II anno