«Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20).
Anche quest’anno il Santo Padre Francesco ha consegnato alla Chiesa un messaggio per la Quaresima, che da poco abbiamo cominciato a vivere con la celebrazione delle Ceneri. Il Pontefice ha definito questo tempo come «propizio per prepararci a celebrare con cuore rinnovato il grande Mistero della morte e risurrezione di Gesù, cardine della vita cristiana personale e comunitaria». È un tempo durante il quale ciascuno di noi può prendere, gradualmente, in mano la sua vita, presentarsi dinanzi al Signore che l’ha creata, poiché «essa nasce dall’amore di Dio Padre», ed iniziare, se non rafforzare, un vero dialogo con Lui, faccia a faccia. È solo in questo dialogo con il Signore crocifisso e risorto che il discepolo cristiano sperimenta la misericordia, poiché comprende «di essere indegnamente amato», malgrado le diverse povertà. Nonostante il male che molte volte ci affligge, infatti, Dio non vuole assolutamente interrompere la relazione con noi, non ci abbandona ed attende fino al momento in cui noi scegliamo di accogliere il suo amore per la nostra salvezza. Il Signore ci dona ancora tempo per il nostro cammino, per il nostro incontro con Lui e per «scalfire la durezza del nostro cuore, per convertirlo sempre più a Lui e alla sua volontà». Il dialogo che Dio vuole instaurare con ciascuno di noi, aggiunge Papa Francesco, «mediante il Mistero pasquale del suo Figlio, non è come quello attribuito agli abitanti di Atene», i quali passavano il tempo nel parlare o ascoltare le ultime novità (cfr At 17,21), bensì un’intensa relazione d’amore, capace di giungere soprattutto a coloro che sono oppressi dalla sofferenza, dalla violenza, dall’ingiustizia.
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Commento V domenica di Quaresima
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