La sfida di Congar per la Chiesa del suo e del nostro oggi
di Francesco Lavacca, II anno
La missione della Chiesa è opera di Dio, e ogni cristiano, parte della comunità ecclesiale, è chiamato con la propria vita a rendere evidente questo mistero. Per una Chiesa serva e povera, opera del teologo domenicano Yves M. J. Congar (che prese parte al Concilio Vaticano II in qualità di esperto), si origina da questa chiara consapevolezza, sviluppando al suo interno una lucida riflessione su come la Chiesa, attraverso la scelta della povertà, sia chiamata a rendere visibile questa verità che la anima.
Congar ritiene che la Chiesa sia chiamata ad assumere e a vivere la dimensione del servizio, a riflettere la via dell’abbassamento, dello svuotamento di sé, della stessa donazione che Gesù Cristo per primo ha vissuto e ha offerto come modello ad ogni cristiano. Solo così è possibile tornare a un’autentica visione evangelica, nella quale ogni vocazione all’interno della Chiesa è vissuta come «obbedienza amorosa a Cristo, vissuta da ciascuno con tutti e per tutti, in base alla posizione che il Signore gli ha dato nel corpo».
L’invito dell’autore, attualissimo ai giorni nostri, è quello di trovare un nuovo stile di presenza tra gli uomini, di servizio e prossimità, che manifesti la bellezza e la beatitudine di una Chiesa capace di essere serva di ogni uomo sul modello di Cristo.