Si è svolta giovedì 14 novembre u.s. a Bari, la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno accademico, della Facoltà teologica pugliese, giunta ai quindici anni dalla sua Istituzione. La giornata si è aperta con la celebrazione eucaristica, nella Cattedrale di Bari, alla quale hanno partecipato gli studenti dei tre istituti di cui è composta la Facoltà – Regina Apuliae in Molfetta, San Nicola e Santa Fara in Bari – insieme ai loro professori.
La celebrazione è stata presieduta da S.E. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo Metropolita di Bari, nonché Gran Cancelliere della Facoltà.
Successivamente ci si è recati presso il Conservatorio Niccolò Piccini di Bari per introdurre il solenne atto accademico attraverso l’esibizione di una piccola orchestra di fiati composta dagli studenti del medesimo Conservatorio.
L’apertura dell’anno accademico è sempre un momento atteso da tutti gli studenti che, quest’anno, in modo particolare, hanno manifestato la loro gratitudine nei confronti del Prof. Mons. Angelo Panzetta, vescovo eletto della Diocesi di Crotone-Santa Severina, che per otto anni ha guidato la Facoltà in qualità di Preside.
Motivo di gioia è stato anche l’elezione del nuovo Preside, il prof. Sac. Vito Mignozzi, che ha tenuto il suo discorso inaugurale, dopo aver prestato il giuramento di fedeltà nel corso della Celebrazione Eucaristica.
Nella sua relazione, il nuovo preside, oltre ad illustrare le nuove sfide da affrontare, ha presentato la situazione attuale della Facoltà, che conta attualmente 368 studenti, ai quali vanno aggiunti i circa 500 studenti che frequentano gli Istituti Superiori di Scienze Religiose nelle quattro metropolie pugliesi.
Presente all’inaugurazione anche l’Arcivescovo di Otranto, Mons. Donato Negro, Presidente della CEP, che nel suo intervento, ha auspicato per la nostra Facoltà l’elaborazione di una teologia dell’accoglienza che possa interpellare e sostenere il cammino della Chiesa di Puglia.
Le parole di Mons. Negro hanno preceduto l’intervento di Mons. Cacucci, dal significativo titolo: La riflessione pastorale in una Chiesa sinodale. Per una teologia pratica in Puglia. Tra i tanti temi toccati, il vescovo ha sottolineato la vocazione ecumenica della Puglia, radicata nel passato e segnata dalla presenza del mondo latino e bizantino, e che oggi non può non interrogarci, in quanto il diverso non rimanda solo ad un confronto politico e sociale ma è innanzitutto una questione spirituale. La Puglia narra un’apertura all’altro riconoscibile attraverso una ricca creatività che si coniuga in diversi modi: dall’arte figurativa alla tradizione musicale, dalla bellezza del territorio alla tradizione popolare, veri tesori di questo popolo. Tutto questo rappresenta una sfida che invita tutti alla riflessione e che sprona a riscoprire e a promuovere lo stile comunicativo del cristiano che attinge la sua linfa al Vangelo.