Nel giorno del Mercoledì delle ceneri – lo scorso 2 marzo – come ogni anno la nostra comunità ha dato inizio al tempo santo della Quaresima attraverso il ritiro quaresimale e la celebrazione eucaristica con il consueto rito dell’imposizione delle ceneri.
Quest’anno la nostra comunità ha potuto contare sull’aiuto di Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto, che partendo da due brani evangelici – Lc 9,18-27 e Lc 22,14-30 – ci ha guidato e introdotto in questo tempo forte, facendo anche riferimento a tante esperienze personali, per consegnarci con semplicità e naturalezza ciò che la Parola ha operato nella sua vita.
Nelle meditazioni Mons. Satriano ha messo in evidenza tre grandi aspetti fortemente quaresimali: la preghiera, l’Eucarestia e la croce. Solo vivendoli potremo dire di esserci preparati autenticamente alla Pasqua. La preghiera, ha sottolineato Mons. Satriano, è quel rapporto intimo con il Padre che ci permette di stare di fronte a Lui come figli amati, un rapporto che ci sostiene facendoci comprendere che anche i momenti che consideriamo croce non sono da evitare ma da vivere in pienezza per poter donare il nostro corpo, proprio come ha fatto Gesù. E la Quaresima è il momento opportuno per metterci in gioco, per fare tutto questo.
In questo modo abbiamo avviato, anche quest’anno, il tempo quaresimale, un tempo di grazia che mai smette, se vissuto in pienezza, di metterci davanti a noi stessi, alle nostre ferite, alle nostre croci e ribadire con forza che solo in questo modo possiamo sperimentare l’amore di Dio, un amore potente e misericordioso che tutto dona e nulla toglie, donandoci la ricchezza che solo Lui possiede: la verità e l’amore.
Nel giorno del Mercoledì delle ceneri – lo scorso 2 marzo – come ogni anno la nostra comunità ha dato inizio al tempo santo della Quaresima attraverso il ritiro quaresimale e la celebrazione eucaristica con il consueto rito dell’imposizione delle ceneri.
Quest’anno la nostra comunità ha potuto contare sull’aiuto di Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto, che partendo da due brani evangelici – Lc 9,18-27 e Lc 22,14-30 – ci ha guidato e introdotto in questo tempo forte, facendo anche riferimento a tante esperienze personali, per consegnarci con semplicità e naturalezza ciò che la Parola ha operato nella sua vita.
Nelle meditazioni Mons. Satriano ha messo in evidenza tre grandi aspetti fortemente quaresimali: la preghiera, l’Eucarestia e la croce. Solo vivendoli potremo dire di esserci preparati autenticamente alla Pasqua. La preghiera, ha sottolineato Mons. Satriano, è quel rapporto intimo con il Padre che ci permette di stare di fronte a Lui come figli amati, un rapporto che ci sostiene facendoci comprendere che anche i momenti che consideriamo croce non sono da evitare ma da vivere in pienezza per poter donare il nostro corpo, proprio come ha fatto Gesù. E la Quaresima è il momento opportuno per metterci in gioco, per fare tutto questo.
In questo modo abbiamo avviato, anche quest’anno, il tempo quaresimale, un tempo di grazia che mai smette, se vissuto in pienezza, di metterci davanti a noi stessi, alle nostre ferite, alle nostre croci e ribadire con forza che solo in questo modo possiamo sperimentare l’amore di Dio, un amore potente e misericordioso che tutto dona e nulla toglie, donandoci la ricchezza che solo Lui possiede: la verità e l’amore.
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