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“Grazie a voi tutti carissimi, grazie a voi tutti di questa bella diocesi. Siete stati per sette anni la mia preoccupazione, la mia gioia, la mia vita”. Con queste parole si è concluso il pensiero omiletico di saluto alla diocesi di Castellaneta tenuto da S.E.R. Mons. Claudio Maniago. Nato l’8 febbraio 1959 a Firenze, dopo la maturità classica entra nel seminario maggiore. Il 19 aprile 1984 riceve l’ordinazione sacerdotale. Nominato dapprima Vescovo ausiliare di Firenze da Papa Giovanni Paolo II nel 2003. L’8 settembre 2003, ad appena 44 anni, è consacrato vescovo dal cardinale Silvano Piovanelli. Il 12 luglio 2014 Papa Francesco lo nomina vescovo di Castellaneta e nel settembre successivo inizia il suo ministero episcopale. Il 21 maggio 2015 la Conferenza Episcopale Italiana lo elegge presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia (CEL). Nel 2015 viene inoltre nominato, dal Consiglio Episcopale Permanente della CEI, presidente del Centro di Azione Liturgica (CAL). Nel 2016 il Santo Padre lo nomina membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Nel 2021 viene promosso alla sede arcivescovile di Catanzaro-Squillace. Alla celebrazione tenutasi nella parrocchia Spirito Santo in Laterza il 5 gennaio 2022, erano presenti S.E.R. Mons. Giuseppe Favale, Vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli (ordinato Vescovo dallo stesso Mons. Maniago), tutti i sacerdoti della diocesi, i seminaristi, le religiose, le confraternite, i sindaci e l’intera comunità. Sin dal suo inizio del ministero di pastore ha trasmesso la gioia, l’amore che ritroviamo nella parola di Dio, nell’Eucaristia fonte e culmine della nostra vita. “Edificare comunità Responsabili, che sappiano camminare”. Nonostante questi impegni di natura extra diocesana, ha sempre avuto una cura particolare per le molteplici realtà di Castellaneta in particolare ha curato l’azione pastorale verso i giovani (attraverso delle giornate diocesane dedicate a loro, particolarmente è stato presente durante il periodo della pandemia), verso le parrocchie e le famiglie (attraverso le visite pastorali), verso i meno fortunati (per mezzo della “Casa della Misericordia”). Nell’ultima omelia ha ringraziato tutte queste realtà attraverso i presbiteri, le suore, i giovani, le famiglie, che gli saranno sempre grati per la sua paternità e gli augurano ogni bene per la nuova missione affidatagli.
Grazie Eccellenza!
Alessio Caldararo
I Anno
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