Martedì 8 ottobre 2019, durante un momento assembleare a cui ha partecipato l’intera comunità, il Rettore ha presentato la traccia formativa per l’anno 2019/2020 dal titolo La vocazione è una creazione.
Il testo presenta una prima parte dal contenuto teologico: prendendo in prestito la terminologia dei padri greci, viene sottolineato come l’uomo sia stato creato creatore, chiamato a dare compimento e sviluppo a quella libertà ricevuta da Dio come dono ma anche come compito: l’immagine deve tramutarsi in somiglianza, il dono originario deve dispiegarsi, in un certo senso è acquisito e in un certo senso è da acquisire. L’immagine di Dio nell’uomo in quanto già costituito in libertà è atto di Dio, la somiglianza con Dio nell’uomo che deve diventare libero è il nostro compito.
Questa intuizione iniziale coinvolge tutti gli aspetti della formazione. Nella seconda sezione, il testo evidenzia che la vita spirituale non è che il lasciar agire Dio dentro di noi. In questa intimità noi facciamo esperienza della presenza dello Spirito di Cristo in noi. Il Padre è fonte di ogni dono attraverso lo Spirito Santo, che chiamiamo dator munerum, Colui da cui sgorgano tutti i doni. Grazie alla presenza dello Spirito nei nostri cuori la stessa creatività divina prende dimora in noi. Nel nostro cuore di credenti lo Spirito Santo, l’amore che unisce il Padre e il Figlio, continuamente mette in noi energie di creatività. E il primo campo in cui si esprime questa capacità spirituale di “fare” siamo noi stessi: proprio perché radicati in Dio, non creatori di noi stessi, ma resi liberi da colui che ci sostiene nell’esistenza, possiamo farcene qualcosa di noi, possiamo dare un volto ai nostri giorni, possiamo dare una forma alla nostra esistenza.
Lo sguardo, infine, coinvolge anche il significato pastorale della creatività: guardando intorno alla realtà nella quale viviamo, ci si rende conto abbastanza facilmente che tutto sta cambiando. Non dobbiamo e non possiamo ignorare quanto sta avvenendo, anche se ci spaventa un po’. Il rischio del disorientamento è grande e dobbiamo custodire nel cuore una domanda: come dobbiamo porci davanti a tutti questi cambiamenti? Forse nessuno di noi ha la risposta, ma tutti siamo chiamati dalla voce del Signore che sempre risuona negli eventi della storia a lasciare che la nostra coscienza credente diventi un luogo creativo: sarà nel nostro cuore, in quello di tutti i credenti e in quello dei pastori, che il grande orizzonte del vangelo e la stessa persona di Gesù, con i suoi insegnamenti, potrà incontrare la vita dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, caratterizzata appunto da tanti inediti fenomeni. Possiamo ammettere, con semplicità, che tutto questo ci intimorisce, e che non sappiamo bene cosa fare. Sin dagli anni del seminario, però, possiamo chiedere a noi stessi di tenere aperto il cuore sui due poli di questo incontro: il Signore, vivo e presente in noi col suo Spirito, e la realtà, con tutto ciò che la caratterizza oggi.
Questi sono, in sintesi, i temi della traccia formativa che potete leggere per intero qui.
Ad essa si ispira il cammino formativo dell’anno: tutto ciò che verrà proposto, nei vari appuntamenti, diventa espressione di quanto è contenuto nelle riflessioni proposte.