«Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare».
In questo tempo di “pausa” forzata, di ritmi di vita che si sono resi necessariamente molto (anche troppo) più distesi per molti di noi, mi sono ricordato di un piccolo ma utile libricino che mi venne regalato agli inizi del mio percorso vocazionale: Un tempo per l’anima di padre Anselm Grün. È davvero un libricino, solo una trentina di pagine, ma in questo tempo di deserto e di forzato ritiro può essere molto utile, poiché questo piccolo libro ci invita appunto, come prima cosa, a prenderci delle pause, e ad approfittare anche di quelle pause che… non ci siamo scelti.
Il libro essenzialmente si divide in due parti: Nella prima, piccole soste nel bel mezzo della vita, si sottolinea come bisogna approfittare dei piccoli momenti di quiete che troviamo o che ci creiamo nel mezzo della giornata, per ricordarci d’una realtà molto semplice: siamo figli, c’è un Padre e questo Padre vuole stare con noi, anche per il tempo di un sospiro, di un rintocco. Si è invitati in pratica a godersi questi momenti di quiete in comunione con Dio.
Nella seconda parte, i rituali come tempo sacro, il focus è sulla regolarità della vita: se si hanno dei punti fissi, è più semplice sapere quando ci si può ricavare “un tempo per l’anima”, quando ci si può fare questo grande regalo del silenzio fecondo nel quale Dio parla. Un silenzio a cui però bisogna allenarsi, per farci l’orecchio, e sentire oltre al muro del silenzio esteriore, la voce di Dio che ci parla.
Ecco, questo è tutto circa questo libretto, utile per cominciare a riscoprire una dimensione altra del tempo, che a volte, nella sua vacuità, sembra sfuggirci dalle mani, ma solo perché le pause e i momenti di quiete o non ci sono, o li facciamo volare via senza frutto. Questo libro ci aiuta a ripescarli e a renderli pieni del rapporto con la nostra anima prima e dunque con il Padre.