DI CASA IN CASA , DI STORIA IN STORIA
“E’ una nuova tappa ministeriale che mi appresto a percorrere, venendo a visitare le diverse comunità parrocchiali e cercando di far giungere il mio affetto, la mia vicinanza e la mia preghiera a ogni singola famiglia. Infatti, pur consapevole della fatica che comporta la Visita Pastorale, intendo dedicarmi ad essa con tutte le mie energie, spinto proprio dal monito di San Paolo: “Non stanchiamoci di fare il bene”.
Queste sono le parole pronunciate dall’arcivescovo Michele Seccia, in occasione dell’apertura della Visita Pastorale nell’ arcidiocesi di Lecce. Nelle comunità parrocchiali si vivono varie forme di mandati: missionari, catechistici, caritativi ma con l’appuntamento della visita pastorale si assiste ad un’inversione di ruoli in cui l’inviato è l’arcivescovo che scende dalla cattedra e percorre le vie, incontra i volti, ascolta le storie della sua sposa: la Chiesa. Mons. Seccia, con la semplicità che lo contraddistingue, ha espresso il desiderio di uscire fuori dalle sacrestie per incontrare il popolo santo di Dio e parlare della fede, dell’impegno e del ruolo della Chiesa in una società sempre più affamata di ascolto e testimonianza. Il collaboratore della nostra gioia, iniziando dalla vicaria di Vernole, continuerà il suo pellegrinaggio incontrando i fedeli delle vicarie di Monteroni e Squinzano, concludendo nel 2025 con le 29 comunità della vicaria di Lecce. Mosso dal desiderio di incontrare Cristo e aiutato da una commissione costituita da sacerdoti e laici, mons. Seccia intende testimoniare la vicinanza della chiesa che, nella persona del pastore, cammina con il suo popolo condividendo gli aspetti della quotidianità. Ascolto, vicinanza e cura: sono queste le parole chiave che caratterizzeranno gli incontri con le comunità per riscoprire la comunione. Si tratta, allora, di un invito ad accogliere il Signore che viene a visitare il suo popolo e a lodarlo con il suono del corno, con arpa e cetra, con tamburelli e danze, con cimbali sonori e squillanti.