LA PASTORALE COME FORMA DI CURA PRESSO L’ISTITUO PENALE MINORILE FORNELLI DI BARI
È più di un anno ormai che vivo il mio servizio pastorale presso la casa circondariale Fornelli di Bari, e nonostante le difficoltà iniziali legate all’ambientamento in una realtà abbastanza complessa, oggi posso dire di essere fortunato ad aver ricevuto tale destinazione.
Come si può immaginare le dinamiche interne sono molto particolari: il mio compito, insieme ad altri due fratelli di I anno, è di condividere con i detenuti minorenni lì presenti l’ora di libertà che gli viene concessa giornalmente. Il nostro servizio si svolge il sabato pomeriggio.
Generalmente utilizziamo questo tempo giocando a calcio biliardino o ping-pong: queste attività ludico-motorie non sono fini a se stesse ma, con il tempo, si sono rivelate il trampolino di lancio più efficace per poter entrare a piccoli passi nella loro vita, instaurando, tra uno scherzo ed una risata, un legame più profondo tramite il quale entrare sempre più in confidenza.
Stare in mezzo a loro è per me un grande dono, un’immensa gioia ed anche un motivo di forte crescita.
Magari possono risultare frasi banali o scontate, ma percepire e vedere la loro voglia di riscatto una volta terminato il periodo nella casa circondariale ha suscitato grande fiducia e felicità; nel frattempo sanno che per qualsiasi cosa noi siamo comunque li sempre pronti a sostenerli e confortarli, sottolineando il fatto che non si devono mai sentire dei predestinati alla vita del carcere, ma persone che possono confidare in una seconda possibilità.
Daniele Chiffi, II anno
Arcidiocesi di Taranto