Sin dall’anno scorso ho la gioia di vivere l’esperienza di iniziazione alla carità pastorale nella parrocchia SS. Redentore di Bari retta dalla comunità salesiana. Proprio quest’ultimo aspetto caratterizza tutta l’esperienza sia perché è presente la realtà dell’oratorio sia perché vive una comunità di sacerdoti. L’oratorio è un’esperienza bellissima perché offre l’opportunità di conoscere meglio i ragazzi, le famiglie e gli animatori ma anche perché si presenta come una realtà di mezzo, ovvero a metà tra la Chiesa e il quartiere, e, quindi, può essere il momento in cui incontrare persone che frequentano poco o sono solo di passaggio. Collaborare con gli animatori, inoltre, è un bel laboratorio di confronto perché si crea un clima di amicizia e di fiducia tale da permettere un confronto anche su dubbi e difficoltà e questo accade anche con i ragazzi stessi dell’oratorio, alcuni dei quali seguo il sabato pomeriggio nel cammino di catechismo. Ultimo aspetto bello della realtà oratoriale è anche quello di non essere mai isolato ma anche di essere sempre in rete con gli altri oratori di Puglia e anche di fuori regione e ciò permette di allargare lo sguardo e di scoprire tante comunità belle, diverse ma anche unite dal carisma di Don Bosco. La comunità salesiana si esprime anche in una vasta galassia di associazioni che permettono a tutti i membri della comunità di non essere semplici spettatori ma protagonisti della vita parrocchiale e ciò si vede nella messa parrocchiale con i giovani della domenica mattina veramente viva e vissuta da tutti nella gioia e nell’unità. La comunità dei sacerdoti, infine, è una bella testimonianza vocazionale perché è bello vedere dei sacerdoti che, pur nella differenza di carattere e di compiti, si sforzano di lavorare insieme per un progetto comune oltre che essere una comunità accogliente e attiva nel territorio. Concludendo posso dire che la comunità del Redentore è un vero laboratorio educativo dove si scopre un modo parallelo a quello diocesano da cui si può imparare molto e io ringrazio di essere stato affidato a quella comunità.
Giuseppe Basile, V anno
Arcidiocesi di Taranto