L’esperienza di iniziazione alla carità pastorale è una tappa fondamentale del percorso formativo di noi seminaristi. Essa ci permette, soprattutto, di cominciare a far maturare nella nostra coscienza il sentimento vivo e vero di che cosa significa essere pastore.
Ad ottobre dello scorso anno sono stato inviato con Cristian, un altro fratello del mio gruppo, nella comunità parrocchiale Natività di Nostro Signore, parrocchia presente nel quartiere Enziteto della città di Bari. Già dal primo giorno mi sono sentito caldamente accolto dalla comunità parrocchiale, dal parroco don Gianni de Robertis, dalla comunità religiosa delle Suore Missionarie Comboniane, e dai fedeli che non smettevano di dirci quanto fosse bello per loro che due seminaristi stessero lì con loro.
Il quartiere di Enziteto, conosciuto più tramite i ritagli dei giornali, come uno dei quartieri più nascosti di Bari. Sorto a partire dagli anni ‘80 nella campagna tra Santo Spirito e Bitonto è stato chiamato dall' amministrazione comunale “rione San Pio”, anche se tutti continuano ancora a chiamare con il suo nome originale: “Enziteto”. Il nome del quartiere a Bari spesso è sinonimo di case popolari, sorte qui per dare un tetto agli “sfollati”, ma soprattutto significa spaccio di droga e malavita, realtà molto diffuse nel rione a causa, soprattutto, dell’assenza di controlli e di visibilità.
Enziteto, tuttavia, non è solo questo! Ho trovato, in questo luogo, una comunità parrocchiale viva e che cammina, un’accoglienza che mai mi era stata data prima, persone disponibili e che cercano di fare tutto il possibile per il bene del quartiere. La parrocchia è l’unico edificio “istituzionale” presente nel quartiere, essa è centro di aggregazione e di incontro, sorgente della vitalità del quartiere (in particolare tramite le varie iniziative che cerca di proporre) e luogo dove si radunano gli amici del Signore per fare festa, per pregare per chi è nella gioia e nel dolore che spesso colpisce le famiglie del quartiere. Siamo tutti fratelli e tutti siamo bisognosi di cura reciproca!
La Parrocchia è frequentata non solo da residenti del quartiere ma anche da tanti fedeli dei quartieri limitrofi: tanti sono i fedeli che sono formati e che cercano di dedicarsi nei vari ambiti parrocchiali, molteplici sono i giovani, i bambini, i genitori e le famiglie sono partecipi alla Celebrazione Eucaristica, e anche alle varie attività. Questo è segno di una comunità che cammina insieme.
Il sabato pomeriggio accompagniamo il gruppo dei cresimandi, tenendo incontri e facendo attività, lavorando insieme e coltivando un rapporto di fraternità. Gli altri momenti importanti sono i pasti, in cui facciamo una bellissima esperienza di fraternità e di confronto con il parroco e con le suore, la preghiera comunitaria e altri momenti chiave della giornata che sono fondamentali per mantenere e curare un clima di familiarità e di cordialità. La domenica mattina, fuori dall’edificio parrocchiale, accogliamo tutti coloro che arrivano per la Messa. Celebrata l’Eucarestia, dopo aver nuovamente stretto la mano ai presenti, giochiamo insieme con il gruppo di ragazzini del quartiere lasciandoci contagiare dalla loro semplicità e dalla loro allegria. Noi cerchiamo di dedicarci quanto più possibile e per quanto ci è permesso, sempre nella gioia della fede, ricevendo sempre più di quanto doniamo.
Tommaso Fucci , III anno